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domenica 11 gennaio 2015

Peste Noire - Niquez Vos Villes



Ho avuto la mia dose di bagordi,
di baruffe e di notti bianche
in questa città medioevale poco a poco
sacrificata in un ghetto,
addio miei merli,
ciao miei gargoyles
Vi lascio agli ebrei (khazari?)
e ai cani dei punk.

A me l'Alta-Lorena!

È scritto, è distrutto
Fanno vergogna, sono intimiditi.
Sono andati, sono morti. Portavano scudi.
Niente nemici, solo freddo.
V'era un popolo,
dov'è andato ora?
Sottoterra
Giacciono le loro inperscrutabili
parole, orde e Fede
meglio dopo l'ultima era glaciale
che ora...

F come fanculo
F come Francia
F come Famine
un cazzo impazzito che ti fotte e BANG
ucciderò tutta la tua famiglia,
A colpi di minchia, di mazza di ferro, di fucile
sotto anfetamina.
Mentre svaligerò le vostre case
stuprerò le vostre figlie.
Farò la bua
a tutti i negri
a tutti i bonobi
a tutti i piccoli zorro del ghetto...

Il tuo Samsung all'ultimo grido
ti ficcherò su per il culo,
- FIGLIO DI PUTTANA -
tu emetterai un ultimo grido
e non tornerai più...

Ritorno all'età della pietra
ci saranno delle catastrofi
non ci saranno più birre
né carni rossi al supermercato
ma in questo casino
una bella prospettiva s'offre a noi:
Faremo un bouffet d'uomini
e costringeremo le loro puttane in ginocchio.

Uno - non farmi la morale
Due - (perché) quando io sarò nella mia valle ad abbronzarmi
Tu! - prenderai un doppio anale
dal Marocco e dal Senegal!
Tre - saluta i congolesi
Quattro - che ti taglieranno la gola
Cinque - hai sbagliato a chiamarli fratelli
Sei - e a sputare sulla polizia.

Io rappresento la créme del Black Metal fatto bene
Guarda chi canta
guarda chi canta
guarda chi canta
sul mio disco:


"Canto ucraino"