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lunedì 22 dicembre 2014

Peste Noire - Démonarque





(Testo ispirato da una canzone di crociata scritta dal trovatore Gaucerant de Sant-Leidier nell'abbazia di Velay)

Al tempo in cui fiori e foglie cadono
e i passeri si torcono a causa del vento
che li fa ribaltare su e giù
e li lascia arruffati, storditi e senza speranza,
similmente i nostri nuovi padroni hanno messo
saggezza, onore e lealtà e razza
nei bidoni della repubblica dei bastardi...
E davanti a noi si trovano le rovine
dei nostri padri morti, specchi scuri 
della grande maestosità della nostra storia,
E se noi ricordassimo il grande amore
che loro consacrarono alla gloria della Francia,
forse ci sarebbero più crociati!

Chi prenderà le armi
affinché i traditori in lacrime
presto escano dal nostro paese
poiché la sua gloria
loro l'hanno fallita.

Che la massa s'allarmi
alla visione dei nostri soldati
pronti a serrare i ranghi
di valenti popolani e di nobili.

Ah, chi vorrà recuperare il senno
e il valore
entrerà nelle zone occupate della Francia
e inizierà il massacro.

Con Audrey :

Ah, chi vorrà ricoprire di sangue
questi parassiti
possa unirsi ora
al nostro paese!

(Canto in svedese di Ravenlord)
Io sono un combattente, io sono un soldato,
Così ho vissuto e così io muoio.
Ho mantenuto le linee, ho tenuto il passo con giovani e meno giovani.
Lo stesso pensiero, lo stesso obiettivo.
Le nostre spade e asce affilate in corpi nemici.
I nostri muscoli irradiano sangue e sudore.
Stiamo lottando per coloro che sono morti per la nostra causa.
Viviamo per la battaglia.
La nostra visione è un fatto reale.

Orsù seguiamo il demonarca
perché l'amarezza e il furore
scoccano il suo arco
per sparare ai ladri

Seguiamo il Re anarchico
che ripulirà l'Esagono
da tutti i suoi impostori
a colpi di fucili mitragliatori.

domenica 21 dicembre 2014

Peste Noire - Dans ma nuit



Nella mia notte

Nella mia notte
trincea torbida e puzzolente, disseminata di bocche di lupo da cui piove,
di rovesci di erpici, di piovaschi di grandine e di noia.
Nella mia notte dove piove,
oh mia malvagia stella,
color magenta e blu,
tu sei venuta a tessere la tua tela
al chiarore violaceo e contraffatto
fatto di quasi-vita.

Nella mia notte
nera, perpetua, densa
in questo maledetto
auditorium di Thor
ho gustato la tua danza
droga d'oro duro
dura come la mia futura
dipendenza.

Le nostre notti
a Frigolet
l'abbazia
risuonava
dei nostri canti pagani
e la Neve fondeva
alla luce dei tuoi trabocchetti
delle tue bugie.

Psichiatria...
nuova notte;
soli amici:
degli idioti
che urlano come dei bebé
come delle canzoni che inventano
per le quali tutti noi in fretta
marciremo.

Psichiatria
nuova notte.
È qui
che tu m'hai lasciato...
Ben fatto!
Nelle mie notti...
nella mia notte
nella mia... vita.

Nella mia notte
va tutto bene
è trentun anni
che son qui
che sudo
che non amo nulla
che succhio
come un cane
l'osso marcito
al gusto di Suze
velenoso
molto amaro
e disgustoso
al gusto di merda
della Malinconia.
Non è nemmeno colpa tua!
vecchio amico
se nella vostra vita di merda
io sono come una falsa nota
un delitto in fuga nella mia notte labirintica
catturato a causa della mia colpa genetica
che cerca tutto il giorno senza GPS
ma come sempre
impazzito per l'eccessiva tristezza...
Svaccato sui lati della strada
la testa inclinata,
come mio padre sulla cane-bé;
una sporca estate.