Santificati sono i morti che periscono in comunione col Signore
Fissa con occhi spalancati questa densa pece ripiena dell’arte divina
Ammiotico liquido di un’altra specie
poiché le membra e il sangue non posso ereditare il regno di Dio
guarda alla trasformazione, servo.
Incidi e divora la tua lingua, ché tutti gli uomini sono bugiardi.
Rodi via con i denti il viso santo della tua amata.
Ricevi un’estati comunione di sangue e pelle
e non fermarti finché non avrai deglutito il suo naso.
Non fermarti finché il Battista non avrà raccolto
tre quintessenziali gocce, progenitrici di quel tormento
e ungiti tre volte... e ungiti tre volte... e ungiti tre volte...
come un tumore maligno e un’eruzione improvvisa di cancro divino
una rinascita nell’irreversibile putrefacenza, la corruzione non erediterà l’incorruzione.
Santificati sono i morti che periscono in comunione col Signore. Ripeti ad alta voce il paradigma definitivo: Santificati sono i morti che periscono in comunione col Signore.
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge
La legge di Dio è la sua presenza e il suo dominio.
Noi ci sottometteremo a Lui.
E perciò cammineremo sulla Sua strada.
E immoleremo sul suo altare lo spirito dell’individualità.
Sicché tu, o Signore, desideri sacrifici e obbedienza.
Quale dono dovrò dare al mio padrone, per tutti i benefici che lui mi ha procurato?
Noi ci sottometteremo a Lui.
E perciò cammineremo sulla Sua strada.
E immoleremo sul suo altare lo spirito dell’individualità.
Sicché tu, o Signore, desideri sacrifici e obbedienza.
ti garantiremo tutto l’amore umano, baciare il peso che sgretola le nostre ossa
e urlare estaticamente allo spettacolo della tua abominazione.
Quale dono dovrò dare al mio padrone, per tutti i benefici che lui mi ha procurato?
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